La crisi sanitaria del COVID-19 sta causando una gravissima crisi economica. Gli Stati limitano i danni aiutando le aziende e le persone. Ma questo ha un costo: deficit e debito pubblico aumenteranno. Dobbiamo avere paura del debito pubblico? Fino a che punto le politiche fiscali e quelle monetarie possono impedire licenziamenti, povertà e aumento delle disuguaglianze? E se è vero che il debito pubblico non dovrà per forza essere pagato, perché ce ne preoccupiamo così tanto? Dieci minuti per avere queste e tante altre risposte.
Quindi la strategia di regalare (prestare) denaro alle aziende non è la migliore! Meglio sarebbe acquistare ciò che le aziende producono in modo che siano obbligate a mantenere la produzione. Ma gli stati non possono acquistare di tutto. Ci vorrebbero anche dei vincoli legali: se ti presto (o regalo) denaro, non puoi licenziare.
La situazione è sicuramente difficile.
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Caro Marco, grazie della tua intervento. Sicuramente ci vogliono regole per ottenere gli aiuti statali, come ad esempio controlli sui licenziamenti e sulla distribuzione degli utili. Per quello che riguarda la forma di aiuti da dare alle aziende diciamo che ad oggi per la maggior parte è meglio risarcire direttamente i guadagni che non hanno fatto, perché anche se non vendono hanno una serie di costi comunque obbligatori (pensiamo agli affitti, ai leasing dei macchinari, alle associazioni o ancora a eventuali prestiti). Un caro saluto, Amalia
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