Per capire quali sono le ragioni che portano a questo genere di promozioni, sulle quali non esistono ancora degli studi specifici, abbiamo sentito l’economista e docente della Suspi Amalia Mirante.
Come si spiegano annunci che propongono mensilità gratuite o altri tipi di promozioni?
Il motivo è presto detto: una grande offerta rispetto alla domanda. Sul mercato immobiliare ticinese troviamo disponibilità per tutti i tipi di appartamento. Inoltre rispetto a 10 anni fa c’è una mobilità maggiore, si tende a restare meno in un’abitazione. Questo agita il mercato. C’è una gara per accaparrarsi gli inquilini.
In questo modo il locatore non ci rimette del denaro?
Chi affitta non ci perde. Quello che conta è attirare l’attenzione del cliente, come nel marketing. Senza un’offerta che rende concorrenziali, il rischio è di avere il proprio immobile sfitto per diverso tempo. Rinunciando a incassare 1 o 2 mesi si può invece trovare più facilmente un locatario, la perdita iniziale è quindi ammortizzata sul lungo periodo.
Non sarebbe più semplice ridurre l’affitto?
Il mercato immobiliare, complici i tassi d’interesse negativi, è ora un po’ particolare. Chi ha grossi patrimoni investe in costruzioni e tiene sfitto piuttosto che lasciare i soldi in banca. Questo ha spinto verso una grande offerta. L’idea di perdere un mese, quando sappiamo già che non verrà affittato, fa inoltre meno paura che abbassare il prezzo. La situazione potrebbe però cambiare, ad esempio se mutano i tassi d’interesse e torna l’esigenza di affittare.
Sarà il mercato a regolarsi da solo oppure questa tendenza va corretta?
I ritardi nella consegna delle materie prime e l’aumento vertiginoso dei costi di produzione probabilmente diventeranno un freno naturale. Non possiamo però dirci contenti, vista l’importanza che ha in Ticino questo settore. Non sono inoltre convinta che si tratta di una situazione transitoria. Si sta sottovalutando la grande domanda di alloggi in Cina. Paese che è anche grande esportatore di materie prime e potrebbe decidere di dare la precedenza al mercato interno.
Come sta, in conclusione, il mercato immobiliare ticinese?
Non è ancora ammalato, ma bisogna fare attenzione. I salari medi nel nostro cantone sono i più bassi di tutta la Svizzera. Il rischio è che si generano offerte che i residenti non si possono permettere.
Intervista di Giacomo Agosta, tratta da La Regione, 16.11.2021