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Addio a Skype: la fine di una “rivoluzione”

Skype sta per scomparire. Come spesso accade nel mondo della tecnologia, anche le innovazioni più rivoluzionarie, se non continuamente sviluppate, finiscono per essere superate e dimenticate.
Probabilmente i più giovani non conoscono Skype, mentre chi appartiene alla mia generazione ricorda bene il suo impatto. Lanciato nel 2003, ha rivoluzionato la comunicazione permettendo chiamate web gratuite e illimitate. Il suo successo si basava sulla combinazione di due tecnologie: il VoIP, già esistente, e il Peer-to-Peer. I suoi creatori avevano trovato un modo per eliminare gli operatori telefonici, consentendo chiamate dirette da computer a computer.
Per la prima volta, milioni di persone nel mondo potevano parlare gratuitamente con un’ottima qualità audio, purché avessero una connessione a Internet. Nel primo mese, Skype contava già un milione di utenti, saliti a sei milioni in sei mesi e arrivati nel tempo fino a trecento milioni complessivi (oggi si stima siano molti meno i fruitori di questo servizio).
Nel 2005, eBay acquistò Skype per 2,5 miliardi di dollari (2,2 miliardi CHF), ma senza ottenere i risultati sperati. Nel 2009, il servizio fu venduto a un gruppo di investitori privati. Nel frattempo, furono introdotte nuove funzionalità, come la possibilità di chiamare numeri fissi e mobili a basso costo e le chat di gruppo fino a 100 partecipanti. Caspita, Skype aveva anticipato strumenti oggi di uso comune come Teams e Zoom. Eppure, un anno dopo il lancio della sua funzione di videoconferenza, il servizio iniziò a mostrare segni di declino. L’idea era vincente, ma l’esecuzione non fu all’altezza.
Nel 2011, Microsoft acquistò Skype per 8,5 miliardi di dollari (7,7 miliardi CHF) con l’intento di integrarlo in Windows. Tuttavia, la piattaforma non raggiunse mai il successo sperato. Nel 2017, Microsoft lanciò Teams che oggi è diventato uno degli strumenti più usati per lavoro e comunicazione, soprattutto dopo il boom durante il lockdown.
Nel frattempo, altre soluzioni come FaceTime, WhatsApp e Telegram hanno contribuito a rendere obsoleto Skype. Ed ecco giungere la notizia che forse potevamo aspettarci: in questi giorni sembra che Microsoft ha annunciato proprio sulla piattaforma di Skype che sarà definitivamente dismesso a partire da maggio, invitando gli utenti a passare a Teams.
Il progresso tecnologico è spietato: un prodotto può essere leader di mercato per anni, ma se non si evolve, viene superato da alternative migliori.
Per la maggior parte di noi, la fine di Skype non cambierà nulla, visto che usiamo già altre piattaforme. Ma per chi l’ha vissuto nel suo periodo d’oro, resterà un pizzico di nostalgia: Skype ha segnato una vera e propria rivoluzione nella comunicazione digitale.

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